Martedì, 01 Agosto 2017 08:10

Lotta ai microrganismi dello sporco: natura e applicazioni dei disinfettanti

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Un disinfettante è un composto chimico in grado di eliminare i microrganismi (batteri, virus etc) presenti su materiali inerti e superfici. I disinfettanti vanno distinti dai detergenti in quanto quest’ultimi non hanno un’azione battericida ma solamente pulente. I requisiti che un disinfettante ottimale dovrebbe avere sono: - funzione biocida ad ampio spettro (capacità di eliminare i microrganismi sui quali viene impiegato); - alta affidabilità in termini di sicurezza (non deve danneggiare né l’uomo né i materiali trattati); - qualità e facilità di applicazione. Ovviamente nessun singolo disinfettante dispone di tutti questi requisiti. Esistono però sostanze diverse adatte a specifici campi di applicazione. I disinfettanti sono suddivisibili in tre categorie: - di basso livello (ammonio quaternario), distruggono diversi batteri ed alcuni virus e miceti, ma non i bacilli tubercolari e le spore; - di livello intermedio (alcol etilico), distruggono tutti i batteri, virus, miceti e rendono inattivo il Mycobacterium tubercolosis. Non hanno efficacia sulle spore. - di alto livello (perossido d’idrogeno): distruggono tutti i microrganismi, ad eccezione di alcune spore batteriche. Se usati in modo improprio, i disinfettanti possono causare effetti indesiderati. È importante quindi sempre avere alcuni accorgimenti pratici (come evitare di rabboccare soluzioni disinfettanti diverse).

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